domenica 31 gennaio 2010

SPARATORIA A SAN SALVADOR


Sono seduto in una panchina del PARCO LIBERTADOR per riposarmi un poco quando all'improvviso si odono degli spari, una rapina in un vicino negozio, tutti a correre e nascondersi in cerca di un riparo per evitare qualche pallottola vagante.
Anche questa una esperienza da raccontare.

CONVERSANDO CON UN SALVADOREGNO



Questo Signore, CRISTOBAL ROSALEN lo conosco nel parco della città, molto amabile e gentile, una persona colta , credo di essere uno dei pochissimi europei che si avventurano nella città' per niente sicura, ed anche per questo che la gente locale si avvicina per fare conoscenza, sempre ospitali e grati della presenza del turista.
Prendiamo un caffè e mi racconta in breve tempo la sua vita ha 70 anni si e' divorziato da poco e vive solo in una unica stanza dove letto, cucina,bagno e soggiorno sono tutt'uno, e un vecchio televisore in bianco e nero a fare da compagnia, e mi dice che sta splendiadmente bene...e condivido, ha lavorato come muratore non ha la pensione poiché regolarmente non gli hanno versato i contributi, ma è riuscito a risparmiare un po di soldi lavorando duro e adesso sopravvive prestando piccole somme e dice che è la unica maniera per tirare avanti, ammettendo non e' la Più corretta, e mi mostra un fascio di banconote nascoste in un calzino, i fidi li concede nel parco, la gente lo conosce e va da lui per un prestito di 10 o 20 dollari al tasso del 20% per un mese e mi dice che sempre pagano, gli dico di essere prudente, con tutti qui soldi in cassaforte o meglio nel calzino, mi rassicura... NO PASA NADA.


Mi faccio raccontare della epoca della guerra civile e mi dice le atrocità avvenute in quegli anni 80 tra il fronte FARABUNDO MARTI e le FORZE GOVERNATIVE e la città ne uscì mezza distrutta dai bombardamenti.

Ci salutiamo con la promessa di rivederci ancora se passo da queste parti.

sabato 30 gennaio 2010

SAN SALVADOR




    PROCESSIONE















  1. Come in tutto il latino america la fede è la forza di questi popoli, e penso
  2. BASILICA METROPOLITANA

sia per loro il sostegno vitale, a volte mi è capitato visitando qualche chiesa di vedere gente supplicando una grazia con una devozione commovente.












Faccio visita alla BASILICA METROPOLITANA , dove si trova la cripta di MONS.ROMERO assasinato negli anni 80 durante la guerra civile, mi ricordo di quel fatto quando diedero la notizia alla televisione, ucciso sull'altare, per difendere i diritti degli emarginati, la sua tomba è meta di pellegrinaggi per lasciar fiori e messaggi politici, devo dire che mi prende la commozione e mi fermo un attimo davanti alla tomba in silenzio. mi si avvicina una signora e mi porge un santino con la immagine di ROMERO, lo conservo come un regalo prezioso.

MONSIGNOR ROMERO

SAN SALVADOR






Il SALVADOR, con 10 milioni di abitanti dei cuali un quarto si arrangiano nella sovraffollata capitale è la città più violenta del latino america, il paese con il più alto tasso di omicidi secondo le informazioni, qui nel 2009 si sono registrati una media di 18 omicidi al giorno.

In questo paese le rimesse degli emigranti e una voce importante nel bilancio statale, oltre alle modesta economia del paese con la coltivazione del cotone, caffè , canna da zucchero, frutta, e qualche industria che si occupa della trasformazione dei prodotti agricoli.


L'analfabetismo al 21,3 % e la speranza di vita poco superiore ai 70 anni.

La moneta è il dollaro usa da qualche anno, penso per convenienza essendo un paese che esporta quasi esclusivamente verso gli stati uniti.

Da visitare non c'è molto, e devo fare una critica alla LONELY PLANET troppo generosa nel descrivere questa città, e questo non è solo il mio parere, altri viaggiatori hanno avuto la stessa impressione.

venerdì 29 gennaio 2010

SAN SALVADOR

PARQUE LIBERTA

Sono a SAN SALVADOR già conosco questa città molto caotica e pericolosa, alla sera dopo le 8 non circola più nessuno per le strade, ho trovato un buon albergo vicinissimo alla terminal dei bus (HOTEL PASADENA carino 16 dollari ).
La sera esco e a pochi passi dal hotel ceno in strada con una cucina improvisata, un bidone il fuoco a legna e una piastra di lamiera dove vengono cotte le tipiche POPUSAS, tortillas con formaggio, la signora che cucina è molto gentile si da da fare per servirmi il meglio che può mi porta uno sgabello per sedermi, uno straniero da queste parti non e' facile incontrare ed e' sempre ben accolto, si chiacchiera un po mi chiede da dove vengo e gli dico sono Italiano ... mi dice ah quella fatta a stivale.

giovedì 28 gennaio 2010

MANAGUA



Arrivo alla capitale e mi fermo un giorno per poi riprendere il viaggio per SAN SALVADOR atraversando L'HONDURAS sono circa 10 ore di viaggio, trovo un buon albergo ( super sorvegliato)vicino alla terminal dei bus (KINGQUALITY )vado in una specie di centro commerciale per mangiare qualche cosa e anche qui si vede la povertà di questo paese, un negozio di vestiario usato, o altri articoli di poco prezzo, fuori stazionano bambini che ti rincorrono per una moneta.
Mi chiudo in albergo, la sera meglio non uscire.

SAN JUAN DEL SUR






TRAMONTO











LA BAHIA
E'giunto il momento di fare lo zaino e partire per una nuova meta , ritorno a MANAGUA per prendere la direzione del SALVADOR, lascio questa incantevole baia con i suoi tramonti che mi mancheranno, come il gradevole rumore delle onde del mare che mi da la sveglia al mattino, le passeggiate lungo sulla spiaggia deserta, con il volo dei pellicani, e delle sule con il loro becco appuntito a tuffarsi nel mare azzurro per pesacre i pesci.

giovedì 14 gennaio 2010

LEON PARQUE CENTRAL


UNA SIMPATICA CUOCA

In Nicaragua si mangia molto bene








  1. PARQUE CENTRAL

  2. Se siete stanchi di girare fermatevi in questo parco e prendete un RASPADO (granatina) che viene preparata raspando dei blocchi di ghiaccio trasportati dai tanti carretti di legno che girano e poi il tutto versato in un bicchiere con l'aggiunta di un denso sciroppo di frutta a scelta.


INCONTRI




Nei miei percorsi si incontrano sempre altri viaggiatori solitari, sono in un modesto ristorante si siede al mio tavolo questo signore degli Stati Uniti esattamente da SEATTLE con la sua moto ha percorso km.16.000, mi racconta la sua storia, lavorava in una compagnia aerea ed in seguito alla crisi perde il lavoro...quale migliore idea percorrere il centro america, e per un po dimenticare i problemi della globalizazione.



MI METTO IN VIAGGIO, NON SO DOVE ARRIVERO'...UN VERO VIAGGIATORE NON ARRIVA MAI.

mercoledì 13 gennaio 2010

SAN JUAN DEL SUR



Arrivo in questo paesino sulla costa del pacifico e mi sembra un angolo di paradiso, una caletta con la sabbia d'orata forse è il luogo più turistico del Nicaragua, decido di fermarmi per tre settimane, così mi fanno lo sconto all'hotel (HOTEL ANAMAR) sulla spiaggia con mega schermo e mi vedo gli australian open( un po caro 15 euro ) per mangiare al mercato la cucina è buona e con 3 euro si mangia.

LEON




Citazione

Citazione






PER LE VIE DI LEON

Da Granada si arriva a un'altra cittadina interessante con 3 ore di bus passando per RIVAS.


BASILICA DE LA ASUNCION

LEON, vanta fiorenti università favolose collezioni d'arte, è la patria di RUBEN DARIO poeta nazionale, l'aspetto della città con massicci edifici fu bombardata durante la guerra tra SANDINISTI e CONTRAS negli anni 70 e si vedono ancora oggi le ferite sui muri con i segni delle pallottole e per questo avrebbe bisogno di una ristrutturazione per competere con la vicina GRANADA.
Fu la prima capitale del Nicaragua, per la precisione (LA VECCHIA LEON) a poca distanza da dove si trova ora.

martedì 12 gennaio 2010

GRANADA

LA CATTEDRALE

CENTRO DI GRANADAElenco numeratoElenco numerato


lascio Managua e arrivo a pochi km. di strada in una cittadina incantevole, sicuramente la più fotografata del Nicaragua.

Ancora con le case di ( adobe ) fango e paglia, nella piazza principale con eleganti edifici e portici immersa in vividi colori tropicali, con lo scintillante lago COCIBOLCA (mare dolce).

Ci sono graziosi bar, ristoranti, e ottimi alberghi, non sembra neanche di essere in Nicaragua.

Da visitare il PARQUE COLON, la CATTEDRAL DE GRANADA e altre chiese come IGLESIA DE LA MERCED, CASA DE LOS LEONES ( centro culturale )
LA CAMERIERA

FAccio un giro al MERCADO e ne approffito per pranzare, devo dire che la cucina nicaraguese è molto buona, 60 cordobas €3 e la cameriera è molto gentile e loquace.

lunedì 11 gennaio 2010

NICARGUA

LAGO MANAGUA

Arrivo a Managua dopo aver attraversato L'Honduras E IL Salvador. un viaggio di 2 giorni, arrivo di notte e già è una impresa trovare un alloggio, prendo il taxi con un altro ragazzo statunitense così si divide la spesa, e il taxista deve girare un pò prima di trovare un albergo.

Alla fine si trova una posada in una zona molto a rischio, tanto che il taxista mi raccomanda di fare molta attenzione.

Ripongo lo zaino cerco qualche cosa da mangiare in strada.

Il giorno dopo prendo l'autobus per visitare il centro, una distesa urbana che è una vera delusione la cattedrale mezza distrutta dall'ultimo terremoto e da altri eventi più distruttivi ,i soliti governi corrotti e interessati solo a rubare...adesso è il turno di DANIEL ORTEGA e la sua famiglia.

Prendo un taxi e faccio un breve giro della capitale, mi faccio portare SULLA LOMA DE TISCAPA dove c'è la statua di SANDINO ( un leader della resistenza nicaraguese contro l'esercito d'ocupazione degli Stati Uniti all'inizio del secolo scorso, e precursore della guerriglia) che domina la città, per il resto si vede solo una povertà palpabile, non per niente è il paese più povero del latino america dopo Haiti.

Se qualcuno pensa di

visitare questa città, si perde tempo e si corrono dei rischi, già penso di fuggire in fretta faccio lo zaino e vado a GRANADA dove dalle informazioni è tutta un'altra cosa.


La moneta locale è il CORDOBAS al momento il cambio è di 26 c.per 1€

LAGO MANAGUA

venerdì 8 gennaio 2010

LA ANTIGUA

ROVINE DEL TERREMOTO (1773)























LE VIE

giovedì 7 gennaio 2010

LA ANTIGUA




PARQUE CENTRAL












CATEDRAL DE SANTIAGO








Lascio Guate prendo un CHIKEN BUS (slang americano, letteralmente bus dei polli) perchè a volte si viaggia con gente che portano polli da vendere al mercato o come regalo a qualche parente, e prendo la direzione di Antigua arrivare a questa città mi sembra di tornare a casa, con tutte le volte che ci sono stato mi da questa impressione.
Dista a una ora di strada dalla capitale, prendo alloggio al solito albergo CASA SHALON la proprietaria Doris mi riceve sempre con molta riverenza qui io sono DON JOSE ( tradotto dal mio passaporto Giuseppe)
E' qui che alla ora di cena ci si riunisce con famiglia dei proprietari e mi metto a cucinare per tutti, e ne rimangono entusiasti della cucina italiana, se anche con un po di difficoltà riesco a trovare gli ingredienti giusti, a volte devo inventare .
Provo a descrivevi questa perla di città, ubicata in una piana delimitata da tre vulcani stupisce per la sua inaspettata bellezza, suggestive strade acciottolate case dalle calde tonalità senape e ocra ricca di elementi decorativi coloniali.
Il periodo ideale per visitarla sarebbe LA SEMANA SANTA .

domenica 3 gennaio 2010

GUATEMALA


LA BANDIERA DEL GUATEMALA CON IL QUETZAL(uccello dalle piume multicolori) e LA MONJA BLANCA (orchidea bianca)

DESAPARECIDAS

Arrivo alla capitale comunemente chiamata GUATE e alloggio al solito albergo dove ormai sono di casa HOTEL AJAU zona 1 Manrique il portiere mi accoglie sempre con molta cordialità e mi da sempre una buona camera
Decido che mi fermo qualche giorno anche perché ho degli amici da salutare, la città vecchia e sempre caotica con i suoi vecchi bus che circolano lasciando sie di fumo, ancora per poco penso perché stanno costruendo un linea del METROBUS più sicuro ( sparano agli autisti dei bus perché non cedono alle estorsioni), da queste parti la vita vale molto poco
Faccio un giro per il PARQUE CENTRAL dove si nota la povertà di questo paese.
Da visitare non c'è molto a parte un modesto museo della ANTROPOLOGIA la CATTEDRALE e il PALAZZO PRESIDENZIALE
Alla sera è vietato uscire io vado a cenare poco distante dall'hotel in un ristorante cinese che cade a pezzi dove la gerente è una amica mia che si siede con me al tavolo e si chiacchiera un poco.
Nei muri della città ci sono ancora le immagini di alcuni dei 45.000 DESAPARECIDOS nella decada degli anni 60 70 sotto le varie dittature imposte dai GRINGOS ( statunitensi), dispregiativo usato da queste parti nei confronti dei nord americani dopo secoli di sfruttamenti delle genti di qui.

sabato 2 gennaio 2010

FRONTIERA CON IL GUATEMALA


Oggi entro in GUATEMALA, ho perso il conto delle volte che ci ritorno, e sempre mi da emozione rimettere piede in questo meraviglioso paese.
Passo la frontiera, dove un ponte sul fiume ne delimita il confine, ma come entri, quello che si nota subito è la povertà cronica del paese conseguenza dello sfruttamento delle multinazionali e governi locali corrotti che, questa gente meravigliosa sicuramente non merita.
IL QUETZALES è la moneta del Guatemala e prende il nome da un uccello,( emblema nazionale) specie rara e protetta dal piumaggio dai vivaci colori .

JUCHITAN

IGUANA



















Sono in viaggio per il Guatemala e faccio tappa in questa località, anche perché devo cambiare autobus, e ne approfitto per visitare quetsa cittadina, prendo un taxi collettivo 5 pesos che va verso il centro, non c'è d'aspettarsi gran che, non è una meta turistica, solamente se si vuole conoscere il sud del Mexico e la sua tipicità, qui si tramandano la lingua ZAPOTECA di 2.000 anni, faccio un giro per il centro, al MERCADO CENTRAL incontro los MUXES; consiste di uomini travestiti che assumono il ruolo femminile nella popolazione zapoteca, questo ancor prima della epoca della conquista senza discriminazione possono esprimere la propria sessualità, definita come un terzo sesso.




La specialità del luogo è LA IGUANA, se anche specie protetta.




Da vedere a parte qualche opera di RUFINO TAMAYO e FRANCISCO TOLEDO non c'è altro.