mercoledì 10 aprile 2013

GENTE DE SUR AMERICA

Durante questo mio viaggio in lungo e in largo per il sud America ho avuto la fortuna di conoscere molta gente, gente di tutti i tipi, di classi sociali e culture diverse tutti  hanno una dote che gli accomuna ; una grande semplicità, oltre alla cortesia e l'ospitalità, gente che senza conoscerti ti tendono la mano ti regalano un sorriso, gente meravigliosa tanti mi hanno lasciato un ricordo indelebile,  avrei moltissimi anedotti che possono provare la grande umanità di questa gente sarebbe troppo lungo raccontarli, avevo letto da qualche parte questo proverbio; «chi non viaggia non conosce il valore degli uomini »,  ancora una volta mi sono arrichito di preziose esperienze.  « HASTA PRONTO GENTE DE SUR AMERICA »

giovedì 28 marzo 2013

BOLIVIA : TIERRA DE COLORES



Bolivia dal forte contrasto paesaggistico; le maestose vette Andine come il « NEVADO SAJAMA a 6.542 m. », l'imponente vulcano « LICACÁNBUR » il lago «TITICACA il lago navigabile più alto al mondo 3.810 m. » le sconfinate « PAMPAS »  il « SALAR DE OYUNI l'immenso lago salato 12.000 km 2», le valli Boliviane « DE LOS YUNGAS » la foresta Amazonoica « CUENCA DE  AMAZONAS »  la zona desertica del « CHACO », viaggiando in questo piccolo paese  si scoprono scenari sempre diversi per i colori e la sua conformazione, un museo della natura e della sua fantasia creativa,

martedì 26 marzo 2013

BOLIVIA vs ARGENTINA 1 - 1

A la Paz oggi grande partita di calcio per la qualificazione al mondiale 2014, il piccolo Davide contro il gigante Golia, purtroppo il Gigante " Messi " troppo grande per la piccola Bolivia, ho tifato sino all'ultimo minuto per rivivere la leggenda, i giocatori Boliviani hanno speso tutto il fiato possibile e a questa altitudine « 3400 » ce ne vuole di fiato , ma niente da fare contro la tecnica Argentina. Peccato,
Bolivia manca dal Mondiale da diversi anni 'ultima presenza fu nel 1994 negli USA.

lunedì 18 marzo 2013

SUCRE Bolivia " una città incantevole "



Sono di ritorno a SUCRE questa città mi affascina, " Sucre la blanca " per i suoi  bianchi edifici coloniali, qui ho stabilito la mia base logistica per le varie escursioni nei vari villaggi andini della zona, oggi ne approfitto per visitare il convento di SAN FILIPO DEL NERI con Luz una ragazza che mi fa da guida e il mio amico Roberto saliamo sul tetto della chiesa ed è una meraviglia vedere la città dall'alto il contrasto del cielo azzurro e il panorama della città, l'interno del convento altrettanto interessante le sue mura racchiudono secoli di storia sembra di riviverla nel silenzio monastico di questo che era un monastero di clausura nei suoi sotterranei si conserva ancora una galleria con la quale le monache raggiungevano la vicina cattedrale sempre isolate dal mondo esterno, ci voleva una grande fede per viver una vita simile o era pazzia, tuttora abitano questo monastero 25 monache ma si sa la vita monastica di clausura per fortuna non esiste più, ora le sorelle possono uscire fare la spesa  vivere anche loro una vita normale. Devo lasciare questa bellissima città a malincuore, una città sicura dove la sera si esce senza problemi e anche perché mi son fatto delle amicizie, devo  continuare il mio viaggio il desiderio di vivere nuove avventure è troppo forte.

domenica 10 marzo 2013

FERIA DE TARABUCO BOLIVIA

Ogni domenica in questo piccolo paese sugli altipiani  Andini della Bolivia si tiene un importante mercato, tutta la gente dei villaggi vicini vi giungono per vendere, comprare o barattare ogni tipo di mercanzia, è anche un'occasione d'incontro e socializzazione per questa gente che vive isolata dal mondo tutta la settimana. L'asino è il mezzo di trasporto più adatto su queste montagne. Ho assaporato i dolcissimi fichi della regione, qui tutta la frutta ha un sapore unico, non sarà tanto presentabile come nei nostri supermercati ma il gusto e il sapore vince.

questo povero maialino finirà arrostito


costume tipico della regione


parcheggio degli asini


venerdì 8 marzo 2013

8 DE MARZO POR LATINOAMERICA

Il Latino america non è ancora territorio libero dalla schiavitù, in certe zone nascere donna equivale a una condanna per la vita ad essere schiava; schiava del padrone marito privata per la vita delle libertà, la loro vita è fatta solo di lavoro, sopportazione, umiliazioni, e violenza.
Ho chiesto ad alcune donne di posare nascondendo il volto in modo simbolico come a significare che loro non hanno una personalità sono tutte uguali, solo un un corpo  per essere usato, sfruttato, e violato. Machismo, questo il termine  in questo continente la predominanza dell'uomo sulla donna, che tutt'ora nella società moderna si esercita in ogni modo; il lavoro più umile sempre lo svolge la donna, girando da anni da queste parti ne sono testimone, altrettanto machismo si considera qualsiasi tipo di violenza  al fine di mantenere un controllo emozionale o gerarchico sulla donna, di fatto il machismo è considerato una forma di dominare non necessariamente di maniera fisica, se non anche psicologica, che induce la donna  come una forma di protezione e sottostima. Tutto questo un'attitudine esattamente come al tempo della deportazione e della schiavitù.


mercoledì 6 marzo 2013

VILLA SERRANO Bolivia



Un villaggio immerso nel verde Andino, la gente vive di quello che  la terra da, sempre molto generosa con i suoi frutti, o piccoli lavori artigianali come Martina tutto il giorno curva sul telaio a tessere i coloratissimi tessuti andini, Martina non è di molte parole, già tanto che mi concede una foto, qui come ovunque alle donne Indigena non è permesso rivolgere la parola agli estranei ma, appena possono e al momento opportuno si sfogano di tutti i soprusi che patiscono. La giornata nel villaggio si svolge in strada, bambini a giocare, le donne e i vecchi sull'uscio di casa, i rumori della vita moderna non arrivano sin qui ad inquinare questo angolo di mondo, si odono solo il canto del gallo, il raglio dell'asino, e il grugnito dei maiali.

lunedì 4 marzo 2013

EL CHARANGO


Nicolas all'opera

Una linda "charanguera"
Sono a Villa Serrano uno sconosciuto villaggio Andino della Bolivia, qui per tradizione nasce il " CHARANGO " una specie di mandolino a 5 corde doppie, uno strumento di cultura Andina maggiormente in Perù, Bolivia, Argentina,  in paese sono rimasti solo tre artigiani che si dedicano a questa arte, Nicolas è uno di questi abili intagliatori, l'opera si ricava da un pezzo unico di legno generalmente di noce per la sua consistenza, scavando il legno sino ad ottenere la cassa armonica poi la finitura con fantasiose decorazioni, il prezzo di uno di questi strumenti si aggira circa ai 80 euro, ridicolo se si mette in conto le ore di lavoro che Nicolas impiega. Nicolas oltre a costruire strumenti è anche  musicista, cantautore, meccanico di biciclette e barbiere, da queste parti per sopravivere bisogna inventarsi; ho il piacere di possedere l' ultima " compilation " di NICOLAS BENAVIDES, un ragazzo super cordiale.



In paese al MUSEO DEL CHARANGO un esemplare di oltre 10 m.


con l'amico Jose