Sono di ritorno a SUCRE questa città mi affascina, " Sucre la blanca " per i suoi bianchi edifici coloniali, qui ho stabilito la mia base logistica per le varie escursioni nei vari villaggi andini della zona, oggi ne approfitto per visitare il convento di SAN FILIPO DEL NERI con Luz una ragazza che mi fa da guida e il mio amico Roberto saliamo sul tetto della chiesa ed è una meraviglia vedere la città dall'alto il contrasto del cielo azzurro e il panorama della città, l'interno del convento altrettanto interessante le sue mura racchiudono secoli di storia sembra di riviverla nel silenzio monastico di questo che era un monastero di clausura nei suoi sotterranei si conserva ancora una galleria con la quale le monache raggiungevano la vicina cattedrale sempre isolate dal mondo esterno, ci voleva una grande fede per viver una vita simile o era pazzia, tuttora abitano questo monastero 25 monache ma si sa la vita monastica di clausura per fortuna non esiste più, ora le sorelle possono uscire fare la spesa vivere anche loro una vita normale. Devo lasciare questa bellissima città a malincuore, una città sicura dove la sera si esce senza problemi e anche perché mi son fatto delle amicizie, devo continuare il mio viaggio il desiderio di vivere nuove avventure è troppo forte.
lunedì 18 marzo 2013
SUCRE Bolivia " una città incantevole "
Sono di ritorno a SUCRE questa città mi affascina, " Sucre la blanca " per i suoi bianchi edifici coloniali, qui ho stabilito la mia base logistica per le varie escursioni nei vari villaggi andini della zona, oggi ne approfitto per visitare il convento di SAN FILIPO DEL NERI con Luz una ragazza che mi fa da guida e il mio amico Roberto saliamo sul tetto della chiesa ed è una meraviglia vedere la città dall'alto il contrasto del cielo azzurro e il panorama della città, l'interno del convento altrettanto interessante le sue mura racchiudono secoli di storia sembra di riviverla nel silenzio monastico di questo che era un monastero di clausura nei suoi sotterranei si conserva ancora una galleria con la quale le monache raggiungevano la vicina cattedrale sempre isolate dal mondo esterno, ci voleva una grande fede per viver una vita simile o era pazzia, tuttora abitano questo monastero 25 monache ma si sa la vita monastica di clausura per fortuna non esiste più, ora le sorelle possono uscire fare la spesa vivere anche loro una vita normale. Devo lasciare questa bellissima città a malincuore, una città sicura dove la sera si esce senza problemi e anche perché mi son fatto delle amicizie, devo continuare il mio viaggio il desiderio di vivere nuove avventure è troppo forte.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento