venerdì 8 settembre 2006

CAMPECHE

CATEDRAL DE SAN FRANCISCO DE CAMPECHE






Questa cittadina sul golfo del mexico, capitale dell'omonimo stato, con poco più di 250.000 abitanti,molto carina per le strade pulite, con le case basse ordinate in fila, dai forti colori pastello, una delle tante cittadine tranquille dove i ritmi della vita sono lenti e alla ora della siesta tutto dorme per risvegliarsi alla sera dove i locali si animano di vita.

La città offre una vasta scelta di ristoranti a base di pesce, la specialita locale sono i gamberetti.

Non é molto frequentata dai turisti, mi fermo un paio di giorni in un buon hotel, HOTEL AMERICA (28 US dollars) un vecchio edificio coloniale con il classico patio.

martedì 5 settembre 2006

PALENQUE


In una cornice nel verde della foresta, le rovine dei monumenti risaltano nella loro maestosità, questo sito che risale al 100 a.c. fu scoperto solamente nel 1837 da un archeologo americano JOHN L.STEPHENS che visse per 2 anni in cima a una piramide.
Vorrei dire il sito più bello di quelli che ho visitato.

PALENQUE


EL PACHAN
Arrivo a PALENQUE dove si trova l'omonimo sito, la cittadina è poco più di un paese che non offre niente di interessante, esco dal centro e trovo alloggio al margine della foresta in un capanno, piove e c'è molta umidità.
La sveglia al mattino me la danno le scimmie urlatrici dalle cime degli alberi, un concerto di uccelli esotici, e il sottofondo del rumore delle acque del fiume, e un caldo sole che mi scalda l'animo.
Più immerso nella natura di così.

RIO USUMACINTA










Attraverso questo fiume ( il più grande del centro america che sbocca nel GOLFO DEL MEXICO) e segna il confine tra GUATEMALA e MEXICO in un barchino nel mezzo della foresta LACANDONA, seconda per estensione nel continente americano solo a quella Amazzonica, in questa selva vivono tutt'ora i BONAMPAK una tribù di indio ormai in via di estinzione ne sono rimasti circa 400.


Si timbra il passaporto in una specie di ufficio che consiste in una baracca di legno nel fango causa la pioggia recente, Tratto il prezzo con il proprietario del barchino e pago solo all'attracco alla frontiera del Mexico perché a volte succede che traghettatori senza scrupoli ti lasciano appena al di là del fiume e ti trovi abbandonato nella foretsa, il fiume è immenso, si scende il corso d'acqua e dopo una mezz'ora di navigazione con sommo sollievo arrivo in un villaggio punto di frontiera, questo fiume è anche il punto dove DISPERATI dal Guatemala, Honduras, Nicaragua cercano di attraversarlo per raggiungere il sogno nord americano.


Dall'altro lato della sponda siamo nel CHIAPAS e per le strade ci sono parecchi posti di blocco dei militari, tutt'ora é una zona calda, e la popolazione indigena è sempre in fermento.